Conclusa con successo la prima fase del progetto congiunto CNR-Università di Pisa “AirSterizUv”

Conclusa con successo la prima fase del progetto congiunto CNR-Università di Pisa “AirSterizUv”

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Si è conclusa con successo la prima fase del progetto AirSterizUv (Sterilizzazione di sistemi di condizionamento d’aria mediante UVC prodotto a microonde) realizzato nei laboratori dell’Istituto Nazionale di Ottica (INO), dell’Istituto di Chimica dei Composti Organometallici (ICCOM) del CNR di Pisa e del Thermolab del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale di UNIPI, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca sul Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca FISR e dedicato alle nuove esigenze e questioni sollevate a seguito della diffusione del virus SARS-Cov-2 e dell’infezione Covid-19. Lo sviluppo di una tecnologia di sterilizzazione di sistemi di condizionamento d’aria degli edifici chiusi, come scuole, ospedali e edifici aperti al pubblico è un punto strategico per affrontare nuove fasi della pandemia o altre minacce future per la salute. AirSterizUv propone di utilizzare una tecnologia innovativa per produrre radiazioni UVC, basate su lampade senza elettrodi (EDL) eccitate da radiazione a microonde (MW) all’interno delle condotte degli impianti di condizionamento degli edifici aperti al pubblico.

Il cuore di AirSterizUv è la tecnologia a microonde, brevettata, che sfrutta antenne coassiali a immersione sviluppata dal fisico Iginio Longo (premio “Guglielmo Marconi” della Società italiana di fisica). Le lampade EDL alimentate da radiazioni a MW garantiscono “una lunga aspettativa di vita per la lampada, un’elevata potenza irradiata, una linea di emissione intensa a 253 nm e una linea meno intensa a 185 nm. L’emissione più energetica (VUV) produce molecole di ozono dall’aria” spiega Carlo Ferrari ricercatore del CNR-INO di Pisa e co-autore dei brevetti. UV e ozono agiscono come agenti sterilizzanti. Un filtro opportuno è inserito per abbattere la quantità di ozono in uscita. La valutazione on line della quantità di ozono generata ed abbattuta dal filtro e lo sviluppo di filtri adeguati a lunga durata è fondamentale per garantire la sicurezza dell’aria emessa, come spiega Emilia Bramanti di ICCOM. Nel progetto si è valutata anche la possibilità di utilizzare nel filtro un materiale innovativo sviluppato nel progetto EU Life + SOREME ENV/IT/109, ottenuto dalla pirolisi della gomma di pneumatici usati, nell’ottica dell’economia circolare di valorizzare il materiale di scarto.

L’obiettivo finale di AirSterizUv è stata la realizzazione di un prototipo di livello TRL4 e la valutazione della sua sicurezza in termini di produzione di sottoprodotti dannosi (perdite di radiazione MW, produzione di ozono e VOCs).

Il Team di Ricerca del Progetto AirSterizUV è composto da: Carlo Ferrari, Alessandro Lucchesini, Andrea Fioretti, Carlo Gabbanini, Jose Gonzalez Rivera e Alessandro Barbini (CNR-INO), Emilia Bramanti, Beatrice Campanella e Massimo Onor (CNR-ICCOM), Maria Rosaria Tinè, Celia Duce del Thermolab (DCCI-UNIPI).

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